Come annunciato da Gualtiero Fantoni (articolo precedente), il Master in Industry 4.0 Design, giunto alla seconda edizione, sarà affiancato da diversi corsi brevi rivolti alla sua community e a tutti i potenziali interessati ai temi della Digital Transformation

Il 21 aprile 2021 è stato presentato ufficialmente il primo corso di perfezionamento e di aggiornamento professionale in “Data Driven Project Management” (in partenza il 7 maggio).

Perché un focus sul project management? 

Pasquale Lovino, Business Scouting Manager di Mylia (brand del gruppo Adecco) lo ha spiegato durante il suo intervento:

“Alcuni anni fa si riteneva che inserire un data scientist in azienda potesse cambiare le sorti del business. Poco dopo si capì che le cose in realtà non erano così semplici. Nel frattempo gli anni sono passati ed oggi il mercato degli analytics vale in Italia quasi un miliardo e mezzo di euro. Questo vuol dire che la tecnologia è andata avanti, i dati girano e c’è più consapevolezza da parte delle aziende su questo tema. Forse, però, c’è bisogno di un profilo maturo, un project manager nel senso canonico del termine, che possa da un lato ottimizzare certi tipi di innovazione e dall’altro sfruttare la tecnologia per fare meglio il proprio mestiere. Dunque, è qui che interviene questo corso”.

Ed è per potenziare le competenze di figure professionali già presenti sul mercato del lavoro che è nato Data Driven Project Management: un corso breve ed intenso (48 ore, 6 weekend) che prevede il rilascio di un attestato di partecipazione (9 CFU) da parte del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Industriale dell’Università di Pisa e il micro-credential supplement da parte dell’ente CIMEA.

Quale futuro per la formazione? Che cosa sono le micro-credenziali?

La prof.ssa Antonella Martini, presidente del CIMEA, durante il webinar ha inizialmente illustrato i cambiamenti subiti dai percorsi formativi, sempre più flessibili, brevi e modulari. Una micro-credenziale è la prova dei risultati che uno studente ha acquisito a seguito di un’esperienza di apprendimento breve e valutata in modo trasparente.

“In questo contesto le micro-credenziali sono uno strumento innovativo, che si collocano in una logica di processo di apprendimento persona-centrico e che dura tutta la vita (lifelong learning). Un aspetto rilevante riguarda quello della digitalizzazione, cioè l’offerta di micro-credenziali in formato digitale in un ecosistema sicuro e certificato. Questo è un modo per supportarne il riconoscimento e la portabilità anche oltre i confini nazionali”.

Le micro-credenziali rilasciate con il corso di perfezionamento in Data Driven Project Management saranno inserite nel sistema DiploMe basato su tecnologia blockchain. Ogni persona avrà la possibilità di creare un portafoglio di titoli e di qualifiche usufruendo di tutti i vantaggi della tecnologia.

Qual è il percorso didattico?

Con un abile passaggio del testimone Gualtiero Fantoni, Marco Caressa, Cristiano Ottavian, Riccardo Onori e Fabio Casu hanno raccontato come è articolato il corso.

Modulo 1 – Definire (assessment, roadmapping, scoping)

Il Modulo 1 getta le fondamenta su cui costruire i restanti 3 moduli, partendo dalla comprensione dello stato di partenza, dalla definizione della roadmap strategica, dall’individuazione del progetto pilota, fino alla definizione dello scope e degli obiettivi da raggiungere. Gualtiero Fantoni ci ha ricordato che “la maggior parte dei progetti fallisce perché nelle prime fasi l’ambito del progetto tende a diventare troppo grande. Questo effetto è noto come “scope creep”, cioè allargamento strisciante degli obiettivi”.

Modulo 2 – Misurare (misurare per analizzare, proxy, baseline)

Con il Modulo 2 si entra invece nel cuore della prima parte del titolo del corso (“data driven”) ed è stato Marco Caressa a spiegare il perché:

“L’azione manageriale è un susseguirsi di decisioni. Buone decisioni per la gestione del progetto derivano da buone informazioni e buone informazioni derivano da buoni dati, ma soprattutto da dati coerentemente e correttamente processati. L’informazione non è che l’esito di una catena di elaborazione dei dati e delle misure che noi raccogliamo. Questa sorta di catena logica “dato > informazione > decisione” può essere considerata una sorta di sistema operativo del progetto. Nel modulo “misurare” prendiamo confidenza con tutte le possibili misure che si possono raccogliere nei vari contesti aziendali, predisponendo i percorsi di rielaborazione”.

Modulo 3 – Gestire (il progetto, i rischi, il cambiamento)

Cristiano Ottavian ha proseguito spiegando l’essenza del Modulo 3: “Gestire, manu agere, cioè “condurre con la mano”… ma dove? Possiamo rappresentare tipicamente due scenari estremi: un percorso già delineato e un percorso che si delinea mentre lo si percorre. I dati possono essere utilizzati per aiutarci a reagire agli imprevisti (o a prevederli) o a consolidare il cammino progettuale. Su tutto comunque insiste il cambiamento, è l’obiettivo intrinseco di ogni progetto, che è necessario imparare a valutare e a gestire affinché i nostri piani abbiano successo”.

Modulo 4 – Controllare (analisi simulative, basic accounting, continuous control)

Hanno chiuso la sequenza degli interventi Riccardo Onori e Fabio Casu, parlando del Modulo 4. “Il nostro intento è quello di imparare a costruire modelli che, seppur approssimati, ci permettano di tenere sotto controllo i risultati di progetto, creando un legame profondo tra il mondo della conoscenza e il mondo dell’abilità.  Lo faremo attraverso tecniche di definizione e simulazione degli scenari, che ci consentiranno di impostare il “navigatore” delle nostre attività lavorative.”

Il project work

Infine, Gualtiero Fantoni ha ricordato che il percorso è stato studiato per essere interattivo e applicativo grazie ai lavori di gruppo previsti durante il corso. Inoltre, i partecipanti avranno la possibilità di fissare sessioni di confronto dedicate (meeting di progetto) con i docenti, fino ad 8 ore per ciascun gruppo.

I non interessati al project work e agli incontri extra con i docenti possono comunque iscriversi al corso in qualità di studenti uditori, rinunciando al riconoscimento di CFU e micro-credenziali.

Le iscrizioni terminano il 30 aprile alle ore 13:00!

Ricordiamo che il numero di posti è limitato: 40 studenti ordinari (costo di iscrizione 1.800 euro) e 15 studenti uditori (costo di iscrizione 1.100 euro). 

Per conoscere la procedura di iscrizione, o ricevere il materiale informativo, vi invitiamo a contattare l’indirizzo mail: formazione@beammeup.it.

A presto!